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Lo sport, durante il tuo anno scolastico negli USA, può fare davvero la differenza!

Devi sapere, infatti, che le scuole americane incoraggiano molto i loro studenti a intraprendere percorsi che vadano al di fuori del normale piano di studi. Le attività sportive, in particolare, sono ritenute particolarmente utili dal punto di vista formativo: aiutano a socializzare e a imparare cose nuove, ma soprattutto insegnano a superare i propri limiti.

Nella quasi totalità dei casi, agli exchange student è concesso prendere parte a questo tipo di attività. Praticare uno sport all’interno di una High School è molto stimolante per un ragazzo italiano: in primo luogo, il baseball o il football americano costituiscono sport di nicchia nella nostra realtà; in secondo luogo, nella scuola italiana è davvero difficile che venga posta un’enfasi simile sull’educazione fisica, mentre è considerata un punto fermo presso gli istituti americani. 

Anch’io, naturalmente, ritengo che la possibilità di praticare diversi sport abbia costituito uno dei cardini del mio anno scolastico all’estero. Spero che la mia testimonianza possa esserti utile e che ti invogli a cominciare il fantastico percorso che ho compiuto io!

Lo sport negli USA

Come avrete capito, uno degli elementi fondamentali della vita di uno studente americano è lo sport! La giornata tipo di un teenager americano è composta al 50% dalla scuola e al 50% dalle attività fisiche: terminate le lezioni, la maggior parte di loro trascorrono tutti i pomeriggi in palestra o presso i campi sportivi esterni.

Quando sono arrivata negli Stati Uniti, una delle prime cose che ho fatto è stata iscrivermi a uno sport: questo mi era stato consigliato già prima di partire, proprio perchè è uno dei modi migliori per stringere nuove amicizie.

In Italia non sono mai stata una grande sportiva, era da tempo che non praticavo sport in modo continuativo…ma appena arrivata negli USA, ho deciso di stravolgere le mie abitudini e di buttarmi in tutte le nuove esperienze: ricordati che durante un anno scolastico all’estero, mettersi in gioco è fondamentale, sempre!
 

Volleyball 

La pallavolo è stata il primo sport che ho praticato durante la stagione autunnale. Il mio padre ospitante era il coach, quindi trattandosi della prima attività ho deciso di stare con lui per avere una figura di riferimento.

La squadra era già molto forte, ma io non ero tenuta a essere la migliore o a raggiungere il loro livello, dovevo solo divertirmi, fare amicizia e provare a dare il mio contributo. 

Da player ho deciso di diventare manager della squadra, ossia una sorta di aiutante del coach: un ruolo con meno responsabilità, che non richiede l'impegno di essere sempre presente e di allenarsi tutti i giorni. Consiglio di ricoprire questo ruolo a tutti i ragazzi che vogliono sentirsi parte di una squadra, ma evitare di giocare o allenarsi: i manager sono a pieno titolo parte del team e anche a loro spetta fare le trasferte e assistere alle partite.

Basketball 

Il basket ha letteralmente stravolto la mia esperienza! Mai praticato, mai guardato in televisione e a malapena sapevo lo spelling in inglese, eppure, me ne sono completamente innamorata!  

Questo sport è stata una vera e propria sfida per me, o meglio, una challenge, sotto tanti punti di vista. Ho fatto i tryouts, ossia le selezioni (ogni sport li ha), ma quando sono tornata a casa dissi alla mia host family che non ero capace nemmeno a palleggiare, quindi non sarei andata oltre.

Il mio padre ospitante, però, mi disse che quando ci si prende un impegno non puoi alzare bandiera bianca alla prima difficoltà: ho stretto i denti e ho perseverato!

Piano piano mi sono inserita nella squadra, costituita da ragazze che mi hanno fatto sentire una di loro sin da subito. Gli allenamenti si tenevano tutti i giorni, spesso anche nel weekend e duravano più di 2 ore. Per migliorare, mi allenavo la mattina alle 7 tutti giorni, prima dell'inizio delle lezioni ma anche nei weekend a casa, dove fortunatamente avevo un canestro personale in giardino.

La pallacanestro mi ha insegnato ancora di più la disciplina: non mancare mai, puntualità agli allenamenti, dare il massimo in ogni momento e sostenere sempre il compagno di squadra erano il nostro mantra!

Grazie a quest’esperienza il mio mindset è cambiato completamente: pensavo che iniziare uno sport a 17 anni fosse troppo tardi o che non sarei stata all'altezza, ma per fortuna mi sbagliavo.

Sono risuscita a tirare fuori da me una forza che non pensavo di avere, ma soprattutto a fine esperienza ho ringraziato moltissimo il mio padre ospitante che non mi ha fatto lasciare anche quando lo pregavo di poter smettere!
 

Tennis 

Il tennis è stato lo sport che ho scelto nella stagione primaverile. Essendo quasi a fine anno già conoscevo tutte ed ero molto entusiasta di iniziare quest'altra avventura, ma purtroppo all'inizio del 2020 sono dovuta rientrare in Italia, come tanti altri exchange student.

Avevo già iniziato gli allenamenti da un paio di settimane, ma sfortunatamente non sono mai riuscita a partecipare a un game. 

La mia esperienza si è conclusa il 28 marzo 2020, ma questa è un'altra storia...

Con questo articolo voglio spronare chi farà l’anno scolastico all’estero a buttarsi! Non importa se non avete mai fatto uno sport, quest’esperienza va vissuta appieno!

Ecco un mio motto: è meglio tornare con fallimenti ed errori che con il rimpianto di non aver fatto qualcosa!
 

Aurora Valeriani

Se vuoi leggere l'altro mio articolo questo è il link: https://www.zainettoverde.it/blog/-/blogs/anno-all-estero-host-family-consigli-di-aurora-valeriani

 

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