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Il teatro è una delle attività extracurriculari più formative che si possano praticare presso una high school americana. Lo studente, calcando il palcoscenico, ha modo di crescere sotto molteplici punti di vista: sia a livello intellettuale, sia in materia di relazioni sociali, l’attività teatrale è in grado di fornire tanti stimoli ai giovani attori.

Durante un periodo di grandi cambiamenti come l’adolescenza, il teatro incoraggia i ragazzi a esprimere la propria personalità in un contesto di gruppo, come del resto dovranno fare spesso durante la vita lavorativa.

La nostra exchange student Francesca Naccarato, partita per trascorre un anno scolastico negli Stati Uniti, ha scelto il teatro per integrarsi al meglio nella sua high school in Georgia. Al momento di iniziare il corso, mai avrebbe immaginato di raggiungere gli obiettivi che ha conseguito in questi mesi: anche grazie al suo apporto, il dipartimento teatrale della scuola si è aggiudicato sia la competizione della county di appartenenza (una sorta di campionato regionale), sia il concorso statale dell’intera Georgia. Per Francesca è stata una grandissima soddisfazione e in questo articolo ha voluto raccontare la sua esperienza a chi vuole intraprendere un percorso di studio all’estero. 

 

L’importanza formativa del teatro

Il teatro riveste una grandissima importanza all’interno del mondo accademico americano, così come molte altre attività extracurriculari e gli sport. Sono presenti campionati teatrali di ogni tipo, sia a livello locale che statale e le eventuali vittorie portano molto prestigio all’high school, proprio come un trionfo nel campionato di football o basket. 

Tuttavia, il teatro gioca un ruolo ancora più rilevante per gli studenti che lo praticano. A livello comunicativo, i ragazzi hanno modo di affinare la loro capacità di dialogare, l’empatia e il linguaggio non verbale, ma anche lo spirito di sacrificio e l’organizzazione:

“Dopo scuola ci riunivamo tutti i giorni dalle 16:00 alle 19:00 per provare il nostro spettacolo, Wiley and the Hairy Man” - dichiara Francesca - “La durata dello show doveva rientrare nel tempo prestabilito, ovvero proprio 55 minuti, senza contare gli altri vincoli presenti. Personalmente tutto è stato bellissimo, ma abbiamo fatto molti sacrifici”.

Francesca, però, non manca di raccontarci perchè sia valsa la pena di compiere questo percorso così difficoltoso: “Siamo andati alle regionali e poi agli State. Abbiamo vinto l’All Star Cast, nonché i premi per il miglior attore e la miglior attrice e siamo stati riconosciuti dalla Georgia High School Association…la prima volta che vidi i membri della compagnia tutti sdraiati a terra che provavano, mai avrei immaginato che avremmo vinto tutto!”.

 

Uno spettacolo fuori dall’ordinario

Prendere parte a uno spettacolo teatrale, naturalmente, comporta anche un alto tasso di divertimento! Il racconto messo in scena dalla compagnia di Francesca, “Wiley and the Hairy Man”, prevedeva uno stage molto colorato e ricco di dettagli, elementi che hanno caratterizzato l’intero percorso della crew. 

La particolarità del contesto ha colpito Francesca sin dal primo momento: “Lo spettacolo teatrale che abbiamo costruito è stato veramente bizzarro: narra di un ragazzino di nome Wiley, che ha paura di un mostro chiamato Hairy Man, che a sua volta è terrorizzato da un cane…sì, c’era una persona che interpretava il cane” - dice Francesca - “I nostri costumi erano stranissimi: dovevamo truccarci su braccia e viso e i costumi coprivano tutto il corpo!”

 

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