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Anno all’estero: un confronto tra i sistemi scolastici nei paesi anglofoni

Nei paesi di lingua inglese, i sistemi scolastici si caratterizzano per l’approccio innovativo e la libertà di scelta: vediamo insieme le loro peculiarità

data pubblicazione 28/04/2023

In Italia il sistema educativo prevede che lo studente scelga un indirizzo di studi dopo le scuole medie, in base ai propri interessi e attitudini: classico, scientifico, linguistico, tecnico, professionale…i percorsi da poter seguire sono tanti e adatti a tutti. 

Naturalmente, nel resto del mondo non funziona allo stesso modo. L’universo dei sistemi scolastici risulta piuttosto variegato. Innanzitutto, spesso all’estero non esistono istituti superiori con indirizzi di studio o specializzazioni: sta ai ragazzi scegliersi buona parte delle materie da seguire. La durata e suddivisione dell’anno scolastico sono inoltre differenti rispetto al nostro Paese, nel quale siamo abituati a un sistema basato sui quadrimestri. 

Questi aspetti sono evidenti soprattutto nei paesi di lingua inglese, dove la maggior parte degli exchange student desiderano trascorrere il loro anno all’estero. Per i ragazzi stilare un piano di studi può essere complicato: c’è chi sceglie di trovare un punto d’incontro tra il programma italiano e le materie disponibili nella struttura straniera, e chi invece decide di sperimentare corsi nuovi che non avrebbe l’opportunità di frequentare nel nostro paese. In tutti i casi, i risultati conseguiti verranno riconosciuti in Italia al rientro, grazie alla nota protocollare MIUR 843 del 10 aprile 2013. 

Approfondiamo insieme il funzionamento dei sistemi scolastici negli stati anglofoni: grazie ai consigli di Zainetto Verde, sarai molto preparato quando dovrai compiere delle scelte riguardanti il tuo anno, semestre o trimestre all’estero!

Stati Uniti e Canada: high school, sport e tanta libertà di scelta!

Gli Stati Uniti e il Canada, due destinazioni molto richieste dagli exchange student, hanno un sistema scolastico all’apparenza abbastanza simile. 
Innanzitutto, in entrambi i casi gli istituti che sono assimilabili alle scuole superiori si chiamano high school. Oltre al nome uguale, c’è anche parecchia sostanza: sia in Canada che negli USA, i programmi sono caratterizzati da un elevato grado di personalizzazione: oltre a una certa quantità di materie da seguire obbligatoriamente, vi è una buona percentuale di corsi da scegliere in base alla discrezione del singolo. In questo modo, pur non avendo la possibilità di scegliere un indirizzo come in Italia, i giovani nordamericani hanno comunque modo di dare un’impronta al loro percorso di studi ben prima di recarsi al college o di entrare nel mondo del lavoro. 
Inoltre, nelle high school viene posta un’enfasi particolare sulle attività extra-curriculari, proprio come nei film: si tratta di un aspetto molto interessante se sei un exchange student, dal momento che partecipare alle attività pomeridiane ti darà occasione di stringere amicizie e integrarti al meglio nella cultura ospitante. Oltre alle attività sportive come, ad esempio, il football americano, il basket, pallavolo e l’hockey, avrai modo di dare sfogo alla tua vena creativa praticando musica, arte o teatro.

Le differenze tra i sistemi scolastici dei due paesi emergono soprattutto quando entrano in gioco la struttura e il calendario scolastico: negli Stati Uniti, l’anno è suddiviso in due semestri, uno autunnale (luglio/agosto-dicembre/gennaio) e l’altro primaverile (dicembre/gennaio-maggio/giugno). Fanno eccezione alcune scuole, dove vengono preferiti dei periodi trimestrali.

In Canada la questione è un po’ più complessa: il Paese è suddiviso in distretti scolastici, che decidono in autonomia se adottare il sistema semestrale o il sistema lineare. Nel primo caso, studierai quattro materie ogni semestre, nell’altro otto discipline durante l’arco di un intero anno. In base alla high school a cui verrai assegnato, dunque, avrai a che fare o con un metodo o con l’altro.

Il sistemi scolastici di questi due Paesi hanno la particolarità di incentrarsi molto sulle soft skills: i rapporti con gli insegnanti sono più informali e spesso, tra una lezione e l’altra, viene dato spazio a un’ora di studio collettivo per favorire l’interazione tra gli studenti. 

Materie uniche in Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica

Anche in Australia e Nuova Zelanda le scuole superiori hanno come unica formula quella della high school, ma in Oceania gli istituti scolastici hanno dei tratti propri che li distinguono da quelli nordamericani. 

In quest’area geografica lo studente seleziona un certo numero di materie a sua discrezione, appartenenti a otto aree precise: inglese, lingue straniere, scienze, studi sociali, matematica, tecnologia, arte ed educazione fisica. Si tratta di un sistema altamente coinvolgente, che prevede corsi difficilissimi da trovare in una normale scuola italiana, come fotografia o biologia marina.

Agli exchange student è normalmente consentita una certa flessibilità nella scelta dei corsi da frequentare. 
Data l’impostazione tipica delle high school, anche in Australia e Nuova Zelanda viene posto un accento sullo sport e sulle attività extra-curriculari più in generale: in tal senso, tra le discipline più interessanti per un exchange student figura senz’altro il surf, ma anche la vela, il rugby e l’equitazione

In entrambi i Paesi, l’anno scolastico ha una struttura che potrebbe sembrarci curiosa. Prima di tutto, inizia a febbraio e finisce a novembre; questo lungo periodo è suddiviso in quattro term, dalla durata di circa due mesi e mezzo ciascuno (quindi dalle dieci alle dodici settimane), intervallati ciascuno da due settimane di vacanza. La più corposa pausa di fine anno si tiene tra dicembre e gennaio (ricordiamoci che nell’emisfero sud è piena estate!).

Anche le scuole sudafricane si distinguono per un approccio pragmatico nelle materie selezionabili: inglese è obbligatorio, ma il resto del percorso è personalizzabile con attività che in Italia potrebbero essere considerate extra-curriculari. Infatti, anche in Sudafrica gli sport e le arti rivestono un ruolo di primo piano nella vita scolastica.
L'anno scolastico, anche in questo caso, va da gennaio a novembre ed è suddiviso in trimestri.

In Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica è in uso indossare la divisa con lo stemma della scuola. 

L’ottica “propedeutica” delle Isole Britanniche

In Gran Bretagna il sistema scolastico, pur essendo per certi versi un po’ più “classico” rispetto a quelli esaminati sinora, ci appare piuttosto complesso.

La scuola superiore, in UK, viene sostanzialmente suddivisa in due fasi: il primo step consiste nella secondary school, che gli studenti terminano a 16 anni con gli esami IGCSE. Dopo di che, coloro che desiderano proseguire i propri studi possono iscriversi al college (termine che dunque assume un significato diverso rispetto, per esempio, agli Stati Uniti), un’istituzione che si pone l’obiettivo di preparare i ragazzi per l’università, tramite un percorso biennale da portare necessariamente a termine.

Poiché abitualmente l’anno all’estero si svolge in quarta superiore, gli exchange student che partono per il Regno Unito vengono solitamente inseriti proprio in un college.
Questi due anni, chiamati A-levels, prevedono sempre inglese e matematica, ma nel pieno segno della tradizione anglosassone le restanti materie (che possono essere una o due al massimo) sono ad appannaggio dello studente. In questo caso la scelta dei corsi è particolarmente importante, dato che il college è appunto strettamente propedeutico all’università. 

Le tempistiche generali dell’anno scolastico in UK non differiscono molto da quelle italiane (settembre-luglio), ma il tutto è suddiviso in tre trimestri

Le timeline sono le medesime anche in Irlanda, ma il resto del sistema scolastico differisce da quello dei “vicini”, pur ricordandolo un minimo. Infatti, il percorso viene strutturato in tre fasi distinte, dalla durata complessiva di sei anni: un triennio di Junior Cycle, un Transition Year e un biennio di Senior Cycle.

Proprio la componente di mezzo risulta essere la più interessante: include infatti anche una piccola esperienza lavorativa, oltre a materie molto pratiche. Pur abbracciando un lasso di tempo progressivamente breve, il Transition Year si rivela spesso decisivo per la scelta delle materie negli ultimi due anni.

Di solito gli exchange student vengono inseriti nel primo anno di Senior Cycle, ma in alcuni casi possono richiedere l’inserimento nel Transition Year.

 

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